La Magia degli Elfi nel Mondo Secondario e Primario

mercoledì 18 ottobre 2023

 

La Magia degli Elfi nel Mondo Secondario di Tolkien – e in generale nel Mondo Primario

- Parte Seconda


Interazione della psiche umana (?) attuale con la Realtà


Riprendendo il filo del discorso precedente (anche se in modo un po' confusionario e me ne dolgo sin d’ora) circa la Magia in Arda, in questa seconda parte farò una breve parentesi su cosa si intendeva nel periodo rinascimentale per Magia, ritornando poi ai giorni nostri.


Lo scienziato rinascimentale ambiva a diventare Mago, voleva capire e conoscere tutto del mondo che lo circondava, vincendo tutte le sue paure e trovando il modo di superare i limiti del suo tempo per poter interagire liberamente e quindi con maggiore consapevolezza con tutto il creato. Questo è abbastanza chiaro.


Ma, per amor di chiarezza, il Mago che si intendeva in quel periodo, non era la figura dell’Illusionista Truffatore che si è cercato di inserire forzatamente nel campo energetico di informazioni di questa Parola (anche se gli sforzi impiegati sono stati di tale livello da meritare un nobel insieme ad una condanna per frode e diffusione di fake news).


Perché parlo di campo energetico di informazioni riferendomi ad una parola e parlando di magia rinascimentale?


Perché secondo la scienza attuale, ogni cosa è la concretizzazione materiale di una forma di energia, la quale ha un campo energetico che si estende all’infinito in tutto l’universo e interagisce con ogni altro campo, scambiandosi informazioni.

La Parola, ossia il Suono, è in grado di creare risonanza e armonia, o dissonanza e disarmonia nella materia come nient’altro, solo i Simboli sono in grado di avere un effetto simile.

Per maggior chiarezza, vi lascio qui un video che mostra come la Materia muti di composizione se esposta a certi suoni ripetuti in perfetta coerenza, ma vi invito a tenere le casse ad un volume moderato se soffrite di udito delicato:




Il Professor Tolkien ha sempre messo in chiaro da subito una cosa: tutto ciò che lui ha scritto, in termini di storie e racconti, gli serviva per poter usare le lingue che inventava.

Lui voleva creare un mondo dove ci si salutasse dicendo “Elen Sìla Lumenn’Omentielvo!” Ovvero “Una stella Brilla sull’Ora del nostro incontro!”

Un Buonasera molto poetico nella lingua antica degli Elfi.

Inoltre nel Valaquenta, Arda sarebbe il risultato della concretizzazione di un Concerto Divino, l’Esecuzione di una Grande Musica, svoltosi dai Valar, entità nate dal pensiero di Eru, Ilùvatar per gli Elfi, Dio d’Amore per gli uomini del 2023.


Nel video appena visto abbiamo potuto constatare che la materia è suscettibile ai suoni e alle frequenze: vale per gli atomi che compongono il sale, vale per gli atomi che compongono i nostri corpi.


Immaginatevi con queste nuove informazioni in mano ora, ad udir cantare delle entità generate direttamente dall’Intelligenza Divina, con strumenti e voci mentre raccontano di EÄ.


Il Professor Tolkien aveva associato la Magia alla Parola.

Il Canto, nello specifico: ci sono dei veri e propri duelli cantati in Arda: uno dei più famosi avviene fra Finrod Felagund e Sauron: quest’ultimo vince perché Finrod si piega al Peso delle Parole del suo Avversario, le immagini evocate dalle sue parole, le sue accuse, a proposito del Primo Fratricidio l’hanno messo in ginocchio.

Vi lascio ad ascoltarne una versione interpretata dai Clamavi de Profundis molto bella:



Un altro esempio bellissimo è rappresentato dalla storia d’amore di Beren e Luthien: l’elfa è talmente potente, da mettere fuori gioco Morgoth, semplicemente Cantando e danzando.

Luthien è riuscita dove Tutto il Creato, Valar compresi, hanno fallito.

Luthien è la Luce che Morgoth non potrà mai avere, poiché è una luce Viva, vibrante di un’energia così potente da farlo soccombere: finisce letteralmente con la faccia a terra, in ginocchio, con il fondo schiena per aria.

Una posizione non proprio dignitosa per il Valar dell’Oscurità. Ma se lo è meritato.

Un altro esempio, lo mostro qui di seguito, con queste poche pagine prese dal Racconto di Beren e Luthien, nella versione in cui figura ancora Tevildo Il Re dei Gatti.

Accade che Luthien dopo la partenza di Beren si ritrova confinata in una casa su di un albero poco distante dalla dimora dei genitori.

Questo è quanto accadrà:

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Questo è il potere del Canto combinato con il potere della Paola intriso di Volontà.

Questo è ciò che gli esseri Umani Mortali di Arda definiscono Magia.

Fossimo stati nel 2023, più che Magia, si sarebbe parlato di Legge di Attrazione: focalizzare l’attenzione sul risultato già ottenuto ripetendo più e più volte il risultato ottenuto, abbinandolo all’Immaginazione: quando noi cantiamo qualcosa, si generano immagini nella nostra mente, la musica tendenzialmente fa questo effetto sulle persone.

Gli Elfi fanno questa cosa senza bisogno di fare sforzi intellettuali: per loro è naturale come respirare.


Alfheim per Approfondimento su cosa sono gli Elfi per gli Scandinavi


E in generale per capire da dov'è partito il Professor Tolkien con i suoi lavori

Quanto alla Magia degli Elfi della Mitologia Nordica, cito questo trafiletto che ho tradotto velocemente (lascio qui di seguito il link alla fonte se foste interessati ad approfondire)

“Fondamentalmente esiste un modo elfico per fare tutto con la magia, ma il più utilizzato è cantare canti di potere, intrecciando tutte le energie del luogo con le proprie per innalzarle e creare un incantesimo con l'aiuto di tutti gli esseri viventi che raggiungono. In questo modo si prendono cura delle piante, facendole crescere con i canti, e raggiungono anche le parti più profonde dell'animo di chi ascolta, risvegliando l'amore per la Terra e il ricordo di un tempo ormai passato."


Elves - The Wonders of Life SCHOOL of MAGIC


Un ultimo esempio che cita anche Paolo Nardi nella sua conferenza, è quando Beren si trova in cella, e udendo il canto della sua amata in lontananza, alzando gli occhi alla volta della cella vede materializzarsi il cielo stellato.

Se noi ora incontrassimo Luthien e le chiedessimo come funziona la sua magia, lei sorriderebbe piuttosto confusa, non sapendo bene come risponderci.

Quindi, ho tentato un approccio diverso, più vicino a noi del 2023.


Come funziona il meccanismo del Faerian Drama?

Provo a rispondervi con una tecnica diffusa nel Novecento e impiegata tutt’ora da chi si interessa di Legge di Attrazione: i Quattro Potenti, descritti da Neville Goddard (approfondite separatamente se siete curiosi), giocando un attimo con la figura di Luthien che si è gentilmente prestata all’esperimento:

Funziona più o meno così: ci sono quattro step da preparare:

  1. Produttore – Stabilisci Cosa Vuoi Manifestare

Luthien: voglio che Beren veda la luce delle Stelle di Varda!

  1. Sceneggiatore

Luthien Definisce la Scena Apice del Faerian Drama che vuole concretizzare nella cella di Beren e la Immagina con l’Occhio della Mente Già Realizzata;

  1. Regista

Luthien definisce il Canto con il quale Descriverà e Genererà quello che Accadrà nella Scena Clou della sua Pìece teatrale: la volta stellata con la Luce delle Stelle che infondono Speranza, ma in Terza persona, ossia in modalità Dissociata: per meglio definire il tutto: la mente non deve vacillare né fare domande mentre esegue il canto, quindi prova mentalmente più e più volte fino a trovare la forma perfetta;

  1. Attore Luthien ripeterà la visualizzazione di questa Scena cantando, visualizzando con l’Occhio della mente la Pìece già Immaginata e perfezionata, ma dal suo Punto di Vista, Interno alla Scena;

Luthien dà finalmente voce a questo Canto, mentre la sua mente si focalizza ripetendo questa singola scena, questo singolo fotogramma ad una tale velocità ed insistenza, sentimento e devozione, traducendolo in Parole e Suono con tale bravura e Volontà da riuscire a veicolarlo nel suo Canto e raggiunge il suo obbiettivo.

Beren la sente ed il Faerian Drama si concretizza.

Ora, io qui l’ho spiegato meccanicamente, passo dopo passo, ma per gli Elfi questo avviene in simultanea: immaginazione, pensiero e azione contemporaneamente concretizzando l’effetto nel presente.


Ultima domanda:

Ma come fanno gli Elfi a mantenere così perfettamente bene i loro regni e le loro case, in termini di di salute e vitalità?


Posso dirvi che ho scoperto come si può imparare Noi qui Adesso, a fare qualcosa di analogo.


Brevemente,

gli Elfi sono una razza che ha l’Amore per Tutte le Cose nel Cuore,

Amano Tutto di Arda e Amano Arda Stessa.


L’Essere umano medio della nostra epoca sta imparando a raggiungere quello stato.

Come? Ci sono diversi metodi.

Il più semplice e fruibile, che si sta diffondendo da una decina d’anni a questa parte è il Campo di Gratitudine Incondizionata Anticipata, o Campo GIA.


Come funziona?

In parole povere, usando il Simbolo del Sorriso (letteralmente, si sorride in modo costante) e si ripete la Parola Grazie continuamente, per circa 21 minuti.


Perché proprio per 21 minuti?

Ci vogliono sette minuti affinché il cervello si sintonizzi su una data frequenza, quale che sia:

La parola Grazie, come tutti i suoni, ha una sua frequenza: al fine di essere certi di essersi sintonizzati alla perfezione su di essa, 21 minuti sono l’ideale per superare eventuali blocchi e/o resistenze psichiche ed energetiche.


Questa cosa se eseguita nella sua interezza e correttamente (ci vuole veramente poco), genera una bolla di energia fatta di tutte le informazioni racchiuse nel Suono e nella Parola Grazie attorno a chi la pronuncia e si amplifica se viene ripetuta insieme ad altre persone, andando quindi a respingere dentro e fuori tutto ciò che va in discordanza con essa.


Provare per verificare.


Lascio qui di seguito un video che può tranquillamente essere ascoltato per accodarsi a questa tecnica: eseguirla da soli, specialmente le prime volte può essere meno problematico, specialmente se si attraversano situazioni che turbano cuore e anima della persona.

L’effetto energetico è di tale Bolla è talmente potente da interagire con l’Inconscio Collettivo.

Nel video viene spiegato tutto perfettamente bene.


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Gli Elfi descritti da Tolkien, vivono quasi perennemente in questo Stato di Grazia, anche quando sono furibondi, in qualche modo è difficilissimo che la perdano.

Pochissimi, eccezion fatta per gli Orchi, hanno subito la perdita di questa bolla:

Eöl l’Elfo Oscuro padre di Maeglin, e lo stesso figlio ne subisce gli effetti (la Paura che attanaglia il suo cuore dopo il suo patto faustiano non gli permetterà più di provare né gioia né pace).

La figlia di Galadriel, Celebrian, è un esempio perfetto purtroppo: a seguito della sua prigionia, le conseguenze delle sue ferite nel suo cuore e nel suo animo saranno tali da averle “tolto dal cuore tutto l’amore che provava e nutriva per Arda”, desiderando solo di partire per Valinor, al fine di guarire, ma soprattutto di dimenticare.

Tali erano il dolore e il vuoto che provava dentro.

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Qui concludo la mia riflessione sulla Magia degli Elfi nelle opere di Tolkien ed il loro legame con il Mondo Primario, nel quale noi viviamo.

Non ho mai nascosto il fatto di avere la ferma convinzione che gli Elfi non abbiano mai lasciato del tutto Arda, così come il fatto che credo che il nostro pianeta sia effettivamente Arda, così come l’ha descritta il Professor Tolkien: troppe cose hanno risuonato nel mio cuore mentre leggevo i suoi scritti.

Non ho motivo di dubitarne. Dai suoi lavori sono giunta ad altre riflessioni e a vivere esperienze personali molto significative.

Sperando di avervi fornito spunti di riflessione vi saluto, Mellyn, e vi auguro una piacevole serata!

Al nostro prossimo Incontro!


Elen Sìla Lumenn’Omentielvo!




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